2gg Pattadesi 10 anni dopo

28-31/maggio/2020 doppia endurata a nord e a sud del lago Lerno (Pattada)
Peppe, Maurizio, Franco, Kalo, Giorgio, Emiliano, Danilo Drz, Paolo, Cesare, Marcello, Alberto, Pierpaolo, Sergio P., Giampaolo, Valerio, Riccardo








Uno dei passaggi del primo giorno, siamo in agro di Monti.



Maurizio riassume come è andato il primo giorno a Pattada:
Finalmente riesco ad accendere la moto !
Nel 2021 è la prima volta che la uso; infatti tra limitazioni da COVID con zone rosse, arancioni e gialle e problemi al tendine del dito con annesso intervento e blocco di due mesi, non sono riuscito nemmeno ad accenderla.
Con grande piacere venerdì 28 maggio, compleanno di Franco, partiamo alla volta dell’agriturismo Lerno.
Siamo in auto io, Franco e Giorgenne, con tanto di carrello con le moto mia, di Franco e quella di Edo che prende in prestito per l’occasione Giorgenne.
Ci troviamo in sedici all’agriturismo e già all’arrivo, ancor prima di iniziare l’avventura enduristica, si presenta un giallo : Marcello ha perso il tappo del WR chiuso male al rifornitore.
Dopo finti tentativi di ricerca di soluzioni, viene fuori il tappo, rinvenuto per strada fortunosamente dagli amici di Villasimius.
Dopo esserci gustati la cena, con amaro battoro finale, tutti a nanna in preparazione dell’avventura dell’indomani.
La mattina colazione e panino da portarci dietro preparato dall’agriturismo (uno dei peggiori panini che ho mangiato negli ultimi anni!).
Partiamo, sono previsti 165 Km secondo Danilo; ci immettiamo in una pietraia sul Monte Lerno : moto instabile che comunque riesco a governare, mi stanco ma vado.
Era prevedibile ! Mesi senza usare la moto da enduro e ora la pago. In realtà, poi, scopro che le mie stesse sensazioni le hanno avute anche gli altri ed il problema era il fondo estremamente instabile ed inaffidabile costituito da ciottoli smossi.
Passata questa tratta il percorso si presenta scorrevole e molto bello con alternanza di tagliafuoco e sterrati, di salite e di discese con attraversamento dell’imponente campo eolico verso Alà dei sardi e passaggi in sterrati che saranno anche protagonisti del rallie mondiale che ci sarà in zona nel prossimo fine settimana. Ci passa anche qualche ferrovia abbandonata. Sosta pranzo a Berchidda con birrozza al bar e incontro con Maurizio Sanna che porta in giro un gruppo di escursionisti dotati di Yamaha Tenerè 700.
Di pomeriggio si riparte e si arriva al single track asparagoso. Danilo, peppe, Giorgio e non so chi altro lo avevano già fatto nel 2009 e sapevano a cosa andavano incontro, o almeno credevano. Dopo la parte iniziale c’è un primo guado su scogliera. Aiutandoci, chi più chi meno, passiamo tutti.
Dall’altra parte del guado attacca un single track del tutto devastato a causa dei canali scavati dall’acqua dopo il passaggio delle moto per anni! Si sale per alcune centinaia di metri e poi c’è un improvviso stop.
La piena ha letteralmente portato via un secondo guado lasciando una voragine di alcuni metri con scogliere ai due lati, assolutamente impraticabile in moto. Ci fermiamo tutti; mi sento chiamare dalla testa del gruppo con richiesta di portare il segaccio che mi porto nello zaino.
Faccio avere il segaccio e dopo un pochino capisco il motivo: si deve bypassare il guado e bisogna tagliare qualche alberello per poi portare le moto dall’altra parte superando una scogliera impegnativa ma ancora praticabile. Giorgenne fa allenamento portando dall’altra parte molte moto (compresa la mia, ovviamente).
Alcuni passano brillantemente come Paolino, che però ha una moto leggera, e soprattutto Danilo che ancora una volta dimostra la sua notevole abilità passando alla grande con la moto più pesante del lotto. Usciamo dalla mulattiera tutti stanchi ma divertiti.
Si rientra alla base.
Io, Marcello, Alberto, Giampaolo seguiamo la traccia mentre gli altri tornano via asfalto.
Qualche breve tratto della traccia è anche impegnativo mentre la gran parte è scorrevole e passa intorno al parco eolico di Alà.
In un tratto per nulla impegnativo in discesa mi si chiude l’anteriore dopo aver frenato e aver bloccato la ruota sul brecciolino; caduta scema ma mi pesto ben bene la coscia sinistra, quella già dolorante per uno stiramento che mi sono procurato correndo. Arriviamo all’agriturismo dopo 180 Km complessivi e troviamo già tutti in relax con tanto di bicchieri di birra in mano.

Maurizio




Danilo riassume il secondo giorno:
Il risveglio della domenica è stato mooolto lento … chi più chi meno aveva le batterie fisiologiche scariche. Uno in particolare pensava di non averne proprio, Sergio Highlander Puddu. Tutti eravamo quasi pronti ad accendere le moto mentre lui se ne stava a letto in camera. << Andate, Andate. Devo riprendermi, ci vediamo dopo>> E vabbè partiamo. Primo passo, fare rifornimento al distributore fuori dal paese. E già li ci arriviamo a spizzichi e bocconi … e via 30 minuti persi.
L’ora tarda ci obbliga a saltare la parte esplorativa, ovvero nuova per tutti, del percorso domenicale. Peccato, ma abbiamo un motivo in più per tornare. Via asfalto ci portiamo dove la traccia si immerge nel bosco.
Inizia così un susseguirsi di passaggi che escono e si rituffano nel bellissimo bosco di SaFraigada, poi tocca a Fiorentini e a seguire il bosco di Anela… Ad un certo punto squilla il telefono di non ricordo chi … era Sergio Puddu che nel frattempo si stava spallando e ha deciso di raggiungerci … riusciamo a riagganciarlo vicino alla forestale di monte pisanu …. Si prosegue quindi nella traccia con foresta Burgos, Iscuvudè, Illorai … posti molto diversi dalla giornata di precedente… si guida più rilassati e i passaggi sono meno tecnici ma ugualmente divertenti e veloci …
Arrivati al paesino di Burgos la fame si fa sentire e si decide di fermarci nel baretto della piazza alta accanto al castello …. Gestito da due simpatiche “signorine” che hanno socializzato col gruppo, al punto da volersi fare la foto in groppa, alle nostre moto. Sazi di pancia e di enduro si decide per tornare all’agriturismo del lago prima possibile, percorrendo strade asfaltate, che comunque meritano.
Dopo caricate le moto, saluti al padrone di casa e chiusura perfetta con birretta finale nel cortile vista lago Lerno.
Tra altri dieci anni faremo la prossima 2gg Pattadesi… -




E ora alcune foto